Finalmente anche in Italia arriva il codice Ateco per prostitute, agenzie di escort e servizi sessuali
Un codice Ateco per «attività di accompagnatori e di accompagnatrici (escort)», ma anche per «fornitura o organizzazione di servizi sessuali, organizzazione di eventi di prostituzione o gestione di locali di prostituzione». È il 96.99.92 ed è quello da segnalare nel momento in cui si avvia un’attività economica di questo genere, che rientra nell’ambito dei «servizi per la persona nca (non classificati altrove, ndr)». È la nuova classificazione Ateco 2025 utilizzata per identificare le attività economiche sviluppata dall’Istat, in vigore dal primo gennaio ma operativa dal primo aprile e che aggiorna quella del 2022.
Servizi di incontro
E nella ristrutturazione che include nuovi gruppi e nuove classi si trova a sorpresa la prostituzione (di per sé non vietata in Italia) nei «Servizi di incontro ed eventi simili». Ma nello stesso gruppo vengono incluse anche l’organizzazione di eventi di prostituzione o la gestione di locali di prostituzione, attività che invece la legge italiana vieta e persegue con i reati, tra l’altro, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento e pene fino agli 8 anni di reclusione. «Un cortocircuito scandaloso che probabilmente nasce da un desiderio di modernità ormai ovvia in tutta Europa e che invece in Italia è ancora gestita senza una regolamentazione, diversi esperti di norme tributarie di Milano - codificano un reato grave come lo sfruttamento della prostituzione in un atto ufficiale come la classificazione dell’Istat, è come se si istituzionalizzasse il protettore».
Si sfrutta la prostituzione o in Italia finalmente si riconosce una professione inusuale ma altrettanto dignitosa?
Interrogazioni parlamentari
Ma intanto il caso scoppia. Con Cinque Stelle e Forza Italia che annunciano interrogazioni parlamentari sulla questione, Avs che accusa: «La destra incassa anche dalla prostituzione, Tina Merlin si sta rivoltando nella tomba», dice la capogruppo alla Camera Luana Zanella. E il Codacons ricorda che il settore del sesso a pagamento produce ogni anno un giro di affari sommerso stimato da 7 miliardi di euro.