Il 5 marzo 2025, Stefania Nobile, figlia della nota ex televenditrice Wanna Marchi, è stata arrestata a Milano insieme al suo ex compagno Davide Lacerenza, titolare della Gintoneria, un locale frequentato da una clientela esclusiva. Le indagini della Guardia di Finanza hanno portato all’accusa, per entrambi, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga e autoriciclaggio. Coinvolto anche un terzo uomo, Davide Ariganello, considerato il loro collaboratore, finito agli arresti domiciliari.
Secondo le ricostruzioni della Procura, all'interno della Gintoneria non si servivano solo drink e piatti raffinati, ma venivano anche offerte sostanze stupefacenti e la possibilità di usufruire di escort. I proventi illeciti generati da queste attività sarebbero stati reinvestiti nel locale, permettendo un giro d’affari milionario. Le indagini hanno portato al sequestro della Gintoneria e di oltre 900 mila euro, ritenuti frutto dell’autoriciclaggio.
Il legale di Stefania Nobile, l’avvocato Liborio Cataliotti, ha respinto le accuse, affermando che la sua assistita non ha mai avuto un ruolo attivo nella gestione della prostituzione e non ha tratto guadagni diretti dalle attività sotto inchiesta. L’unica contestazione a suo carico, ha precisato, riguarda il fatto che i proventi di queste operazioni illecite sarebbero finiti nella società di cui lei è considerata amministratrice di fatto. Per questo motivo, il difensore ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca della misura cautelare.
Le indagini, avviate in seguito a segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, hanno fatto emergere un sistema ben organizzato, in cui la droga e le escort venivano messe a disposizione dei clienti abituali del locale, generando profitti elevati. Wanna Marchi, madre di Stefania Nobile, non risulta coinvolta nelle indagini.